venerdì 24 ottobre 2014

Il SuperSondaggione #1: Qual è il tuo libro preferito?

Ed eccoci arrivati al primo appuntamento con il primo SuperSondaggione!
E qual è la domanda di oggi?
Ma la più semplice di tutte, ovviamente: Qual è il vostro libro preferito?


Se mi leggete su Il Viagra della Mente la risposta la conoscete, ma magari tra voi c’è qualcuno che non lo sa, e quindi “repetita iuvant”.
Io vado sempre a botta sicura con Umberto Eco e “Il nome della Rosa”. L’ho semplicemente adorato, e l’ho sempre trovato un libro magnifico. Quando penso a un libro e chiudo gli occhi, ho davanti come fosse una fotografia il Portale dell'Abbazia su cui è raffigurata l'Apocalisse di Giovanni, con tutte le scene e le simbologie possibili e immaginabili. E ho promesso a me stesso che un giorno anch'io leggerò il famigerato secondo libro della Poetica di Aristotele sul potere della risata…

E voi?
Che mi dite?
Qual è il vostro libro preferito?

Un titolo solo, motivazione compresa!

46 commenti:

  1. Il simarillion, credo. anche se è una domanda difficilissima! Cmq dico quel libro perchè racchiude tutto il genio di Tolkien, che se fosse vissuto ancora per un pò di anni (non che sia morto giovane), avrebbe potuto dare ancora moltissimo al fantasy. E nonostante tutto, è già IL grande tra i grandi del genere. Solo stima per quell'uomo, nonchè ovviamente per la sua opera riguardante Arda. E anche gli altri libri che ha scritto (un paio ne ho letti) non sono male.

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    1. mi hai invogliato a leggerlo, forse l'ho anche a casa! Grazie! (:
      conoscendo Tolkien per "Lo Hobbit" e la trilogia de "Il signore degli anelli", sicuramente sarà un capolavoro, ma non ricordo come mai ho "scartato" Simarillion, credo non mi ispirasse nel momento in cui me lo sono trovato tra le mani. Vedrò di recuperarlo!

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    2. fai bene! preparati a leggere un'antologia, non credere che sia una storia classica. Perchè praticamente va dalla creazione del mondo ad opera degli dei, fino alla fine del signore degli anelli. Però ne vale la pena. Comprendi a pieno il mondo di arda, ed è zeppo di cose fenomenali :D

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    3. Il Silmarillion è un bel mattoncino, ma per gli amanti di Tolkien è un'opera imprescindibile

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  2. Scelta difficile, quindi opterei per l'intera saga de "La Torre Nera" di Stephen King. Quando iniziò a scrivere i primi capitoli (anni '80), neanche King sapeva dove sarebbe andato a parare, quale sarebbe stato il "viaggio" dei protagonisti, quali passi e decisioni avrebbero preso (a differenza di Oda che ha sempre detto di sapere esattamente come finirà "One Piece"), ma si è lasciato trasportare dalle idee e sensazioni del momento, per i primi quattro romanzi. E' forse questa la vera forza della prima parte della saga: un colpo di scena dopo l'altro, un tassello dopo l'altro, che King ha probabilmente svelato a se stesso un attimo prima di metterlo su carta e darlo in pasto ai lettori. I tre volumi finali sono post-incidente "quasi mortale" del giugno 1999: King si rese conto di dover portare a compimento il viaggio dei protagonisti, non poteva rischiare di lasciarlo in sospeso. Così la parte finale è più studiata della prima, ma anche più sorprendente, con alcuni colpi di genio davvero splendidi per cui doversi levare il cappello. Tra l'altro, in gran parte della saga, ma soprattutto nei tre libri conclusivi, si tratta sovente la tematica dei viaggi temporali e delle modifiche al corso degli eventi (tanto per collegarsi al "Cinerdforum"). Tra fantasy, horror, western, fantascienza, cyberpunk e altro ancora, "La Torre Nera" ti sa intrattenere dalla prima all'ultima pagina senza mai annoiarti.
    P.S. Il libro 4 e 1/2 uscito di recente non aggiunge niente di nuovo, e per quanto mi riguarda non raggiunge l'obiettivo che si prefissava (ovvero collegare il quarto e quinto libro, che sono separati da un breve lasso ti tempo). Le storie narrate al suo interno avrebbero potuto tranquillamente essere pubblicate come racconti connessi alla Torre ma scollegati dalla saga, come avvenuto per il racconto "Le piccole sorelle di Eluria". Libro evitabile a mio parere.

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    1. Ho letto solo il primo volume della saga, ed è l'unico libro di King assieme a Carrie che mi è piaciuto. Appena ho un po' di tempo leggo anche il resto

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  3. Il mio libro preferito su tutti è sicuramente 1984 di Orwell. Lo lessi quando avevo 18 anni proprio nel periodo dell'esame della patente e da lì è iniziata la mia passione per il genere delle distopie. E' un libro che mi ha stregato con questo suo mondo tremendo e gelato il sangue nella terza e ultima parte, man mano che anche l'ultimo uomo sulla terra scompare. E dire che non lo lessi neanche tutto d'un fiato, un po' perchè odiavo l'idea di finirlo e un poì perchè davvero mi straziava. Fantastico.

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    1. confermo, bellissimo, l'ho letto quest'estate ed è quello che più mi è rimasto impresso.

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  4. Dovendo scegliere un titolo solo, opto anche io per Il Silmarillion di J.R.R. Tolkien. Solenne, epico, emozionante, racconta una storia immensa ed epica, e ad ogni rilettura trovi qualcosa di nuovo, che magari all'ultima lettura ti era sfuggito (e per quanto riguarda me, che non sono uno che "rilegge" spesso, comunque l'ho letto tipo 7 volte, una volta riuscendoci persino in un giorno solo). Poi, nei miei gusti, probabilmente l'opera che amo di più in assoluto è il Ciclo delle Fondazioni di Isaac Asimov, ma in quella saga prendere un libro solo non rende bene l'idea, l'intero ciclo è eccezionale: per questo, come libro singolo, preferisco allora Il Silmarillion :) .

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  5. Domanda ostica, fino ad un paio di anni fa ti avrei detto assolutamente 'Lo Hobbit', oggi ti dico 'Uno Studio in Rosso'; è il primo romanzo del Ciclo di Sherlock Holmes, forse il più grezzo, sia in quanto a scrittura che complessità dei ragionamenti, ma è davvero emozionante, dall' incontro con Watson, il primo, passando per la digressione che "racconta" a spanne la fondazione di Salt Lake City e una parte della cultura e fede dei Mormoni, fino ad arrivare alla soluzione. Quando ho letto per la prima volta il ciclo nella sua interezza, con questo romanzo è stato amore a prima vista! Stimo sempre molto quando un autore riesce a farti simpatizzare per il colpevole, senza andare contro il protagonista!

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    1. Grandissima storia quella dello studio in rosso... secondo me quella con il più bel flash back mai visto in sherlock holmes.

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    2. Hai ragione!

      Strettamente alla struttura dela storia, la complessità, il coinvolgimento se la gioca invece con Il Segno dei quattro imho!

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    3. Belli entrambi! A Londra ho preso un volumone rilegato con tutte le opere su Sherlock Holmes e pian piano me le sto leggendo un po' tutte :)

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    4. Di Sherlock Holmes non ho mai avuto il piacere di leggere nulla. Toccherà rimediare, prima o poi

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  6. Io ti dico la fattoria degli animali....
    alle medie, quando me lo fecero leggere forzatamente, lo reputai meno di niente; dopo averlo ripreso in mano alle superiori e aver imparato parecchie cose di storia dell'inghilterra e del mondo, posso dire di averlo amato per tutte le sue metafore e riferimenti a fatti persone e situazioni storiche reali.

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  7. Io scelgo "oceano mare" di baricco. Sarà che per me quell'uomo è un genio e ho letto tutti i suoi libri amandoli dall'inizio alla fine, ma credo che "oceano mare" sia il migliore perché parla di tutto. Da un pittore che dipinge con acqua di mare, ad una ragazza malata di ipersensibilità che può guarire solo immergendosi in mare, ad un prete che è tutto fuori che un prete e scrive preghiere stranissime, ad un prof che vuole scrivere un'enciclopedia sui limiti della natura. E poi, nella parte centrale, richiama il naufragio del medusa, e in poche pagine riesce a sintetizzare tutto il dolore e la morte e la paura che un naufragio posso portare, con la lenta e inesorabile agonia in mare aperto. E il finale è stupendo quanto enigmatico e ancor oggi so di non averlo compreso a fondo. L'ho riletto millemila volte e ogni volta lo amo di più. Alcune frasi sono stupende.

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    1. A me ha lasciato abbastanza perplesso, come libro. Mi è piaciuta solo la parte della zattera, le altre due parti mi dissero molto, molto poco

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  8. Domanda difficilissima. Dovrei dare un titolo per ogni genere e farei comunque torto a molti. Ma se proprio dovessi scegliere un unico libro direi "Il signore degli anelli" che letto a 11 anni per la prima volta mi ha aperto un mondo e si è preso una parte di me per sempre.

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    1. Leggere la trilogia di Tolkien da ragazzino ti cambia la vita, si. Anche per me è stato lo stesso

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  9. Davvero bello il Nome della Rosa (anche se leggendolo, alle volte mi veniva da pensare che Eco inserisse paroloni e nomi di esseri mitologici semi-sconosciuti per un puro esercizio retorico XD -non che sia un problema-), comunque il mio libro preferito credo sia 1984 di Orwell.

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    1. Credo che sul nome della rosa tu abbia ragione, d'altronde la voce narrante è quella di un monaco che fa della retorica il suo pane quotidiano, no? :D

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    2. Non l'avevo mai vista in quell'ottica, se è così chapeau a Eco!
      Vedessi come ho ridotto il libro, è pieno di note e marginalia (appunto) che raggiungono il loro picco massimo nella descrizione dell'apocalisse che citavi tu giustappunto. ahahha

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  10. E' davvero difficile rispondere a questa domanda... di libri bellissimi ne ho letti tanti. Facciamo così per sceglierne uno: il mio genere preferito è il giallo, la mia giallista preferita è la Christie (per essere sincero al pari di Doyle) e tra i suoi quello che mi è piaciuto di più è "L'assassinio di Roger Ackroyd", quindi vada per questo!

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  11. Memorie del sottosuolo di Dostoevskij.

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  12. Sarò banale... Lo Hobbit!
    Da quando ho conosciuto Tolkien tutto è stato diverso...

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  13. Il mio top libro è "Il fu Mattia Pascal".
    Mi è piaciuto un sacco perchè il protagonista fa proprio quello che sognavo di fare quando lo lessi, scappare da tutto ciò che lo opprime iniziando una nuova vita.
    In più con Mattia Pascal mi sono riconosciuto e immedesimato come non mi era successo in un libro, quindi in un certo senso ho davvero viaggiato con lui condividendo i suoi stati d'animo.

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  14. Io non sono per nulla un gran lettore di libri,gli unici che ho letto risalgono ai tempi di elementari/medie/biennio superiori(obbligato ovviemente),ma tra quelli appunto che ho letto quello che mi è piacito di più è stato senz'altro le avventure di Tom Sawyer.

    Ahah scusate l'inadeguatezza

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    1. Allora spero che questo bloghetto ti dia qualche spunto di lettura ;)

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  15. Vedo che molti, qui, hanno detto 1984 di Orwell. E, un tempo, era anche il mio romanzo preferito, almeno fino a quando non ho letto quello che tuttora è il libro che più mi ha colpito in assoluto: Brave New World (in italiano Il Mondo Nuovo) di Aldous Huxley. Brave New World è stato scritto una cosa come 17 anni prima di 1984, eppure lo supera alla grande nel prevedere i meccanismi sociali e i modi con cui la gente si sarebbe sempre più massificata con l'avanzare degli anni. Il concetto più azzeccato di tutto ciò, è che, se in 1984 era la repressione a tenere buona la gente, nel mondo teorizzato da Huxley lr persone vengono controllate ben più efficacemente dando loro quello che vogliono. Non è un caso poi se moltissimi aspetti di questo libro siano stati ripresi da autori successivi, in libri, film, fumetti e chi più ne ha più ne metta, ma per parlare appieno di quest'opera ci vorrebbe caso mai un articolo vero e proprio (quando mai mi deciderò a inserire una sezione libri sul blog: ora proprio non è il caso! XD).

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    1. Huxley e il suo mondo nuovo mi perseguitano da anni. Lo vedevo sempre in libreria, ogni volta mi dicevo che dovevo comprarlo e quand'anche lo prendevo finivo per riporlo sullo scaffale perché poi prendevo un'altre cosa dicendo: "Huxley lo prendo la prossima volta".
      Non l'ho mai letto, devo assolutamente rimediare!
      Ce l'ho sul nexsus, appena finisco il libro che sto leggendo lo attacco. Cosi poi ne parliamo anche qua! :D

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    2. Ecco, quello è un libro che ho conosciuto grazie agli iron maiden (un macello di loro canzoni hanno riferimenti colti), ma non sono ancora riuscito a leggerlo. E' in lista d'attesa. Ora per esempio sto leggendo dracula di Stoker. Che consiglio a tutti! Anche se ovviemente sapendo già cos'è un vampiro si perde l'effetto sorpresa, ma vabbè.

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  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  17. Riproviamo....

    Dah dahn! Eccoci qui, al primo, "dacelico" commento. E sì, ci ho dovuto pensare su un po', anche perchè ho realizzato che, per me, IL libro preferito non è necessariamente il libro più bello che abbia letto(1). Dacché vado a colpo sicuro, il primo titolo che mi balza in mente a sentire la parola libro è: "Lo Hobbit", di J.R.R. Tolkien. E no, non è banale(2).
    Lo lessi per la prima volta(3) da bamboccio, più o meno quando uscì il primo film dela trilogia di Jackson. Ne rimasi stregato, tanto da divorarlo in un paio di giorni e ricominciarlo da capo subito, appena lo ebbi finito(4). Ed è questa la cosa che più mi piace: è Tolkien, ma non è un mattonazzo da millemila pagine come "Il signore degli Anelli"(5), lo puoi leggere tranquillamente in un pomeriggio. E' un afosa giornata d'estate e non ho voglia di far nulla e la noia mi assale? Mi (ri)leggi tutto "Lo Hobbit"; E' da un po' che mi capitano per mano solo libri mediocri o peggio e quasi quasi quasi mi passa la voglia di leggere? Ma ovviamente mi risparo "Lo Hobbit" per l'ennesima volta.
    Anzi, con 'sto commento mi è venuta voglia di rileggerlo, magari in inglese 'sta volta, tanto per cambiare e vedere se ci son differenze nelle versioni. Se ho fortuna lo trovo usato in un' Op Shop.

    Mi scuso in ritardo per eventuali orrori grammaticali, banalità o boiate e soprattutto per le note. ho provato a resistere, ma è più forte di me. Leggere e/o inserire note mi piace troppo.
    Ed è comunque colpa del Sommo, che fa domande ai lettori. XD

    Note:

    (1) probabilmente era scontato e sono l'unico rincoglionito che ha dovuto pensarci su. O magari sono solo seghe mentali e son rincoglionito comunque.

    (2) #sticazzi, è una mia preferenza, mica è una gara a chi ha il libro preferito meno comvne. Mica esistono preferenze banali e preferenze originali, so' preferenze, non hanno un valore. I commenti, quelli sì, possono essere originali o banali.

    (3) e sottolineo per la prima volta. Di norma non rileggo MAI un libro, anche per una mera questione di tempistica: ci sono troppi libri al mondo per perdere tempo a rileggerne uno. Almeno, nella stessa lingua.
    Eccezzioni:
    -Libri per bambini/ragazzi. Ricordo che rilessi una caterva di libri adatti alla mia età, tipo "Sette giorni a Piro Piro" di Dino Ticli, per citarne uno;
    - ovviamente "Lo Hobbit" e "il Signore degli Anelli";
    - "Azazel" di Ziedan Youssef, per una questione a dir poco imbarazzante: mi ero dimenticato totalmente di averlo letto (e qui nasce spontanea una domanda: ma è normale?). Per buona parte del libro ho avuto una fortissima sensazione di "déjà vu", poi, arrivato al (ATTENZIONE: SPOILER!!) linciaggio di Ipazia mi sono ricordato di aver già "assistito" a quella scena. Ho comunque finito il libro una seconda volta e pure mi è piaciuto (magari non la prima volta, perchè era un regalo e lo lessi controvoglia, per non far torto).

    (4) roba che accadeva ed è accaduta solo con PKNA, del tipo rileggere un numero tre o quattro volte in un pomeriggio. Ah, che bei tempi!

    (5) devo ammettere che queste due sono le uniche due opere di Tolkien che ho letto, quindi magari sto sparando boiate. Recupererò il Silmarillion ASAP in lingua originale.

    Scusate ancora per avervi ammorbato i cosiddetti.

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    1. Anche io spesso faccio la distinzione che fai tu tra preferito e "oggettivamente" bello. Anche se forse è uapna distinzione che faccio più per i fumetti. Per dire, ONE PIECE è un capolavoro, ma gli preferisco comunque Dragon Ball. ;)

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    2. E si, il Silmarillion devi leggerlo ;)

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  18. don chisciotte della mancia assolutamente, geniale, divertentissimo e con dei pg che definire memorabili sarebbe un pessimo e banale eufemismo (e poi la parte con sancho panza governatore è qualcosa che oltrepassa il limite dell'epicità) poi altri in ordine sparso: baudolino, 1984, il teatro di sabbath, i fratelli karamazov, notre dame de paris e altri

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    1. Cervantes e don Chichotte mi mancano, come letture.

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  19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  20. Il nome della rosa è stato uno dei migliori libri letti, se non il migliore fino a quando non mi sono imbattuto nel Conte di Montecristo di Dumas! Personaggi, stile e storia veramente fantastici!
    Credo che Dumas rispecchi perfettamente il mio genere di lettura preferito e se devo dirla tutta anche la trilogia dei tre moschettieri è veramente bella!

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  21. Direi al momento Cloud Atlas, ho trovato la disposizione simmetrica del racconto affascinante almeno quanto le singole trame, in particolare la parte in Nea So Copros.

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