Da quando è finito Naruto vi sentite tutti un po’ più tristi. Siete lì, nei vostri angolini, che non sapete cosa fare né cosa leggere. One Piece vi dà sempre quella sensazione di appagamento, Bleach vi abbaglia col suo bianco candore, ma poi?
Dov’è quel mero trashume cazzeggione che tutte le settimane ci accompagnava tra una risata, un combattimento e un powerup accazzo?
Non c’è più.
Purtroppo.
Ma non disperatevi: per lenire i vostri dolori ed appagare il vostro spirito da lettore monnezzaio, ci pensano due “nuovi” fumettazzi!
Seven Deadly Sins (Nanatsu no Taizai) e My hero academia (Boku no Hero Academia)!
Ne avete mai sentito parlare?
No?
E allora state allegri, e preparatevi per un nuovo, mirabolante viaggio nerdone!
Ready to go?
Se vi fate un giro sull’internetto, Seven Deadly Sins, scritto e disegnato da Nakaba Suzuki viene “osannato” come “Il nuovo Dragon Ball”. Al che bisognerebbe domandarsi questi poveri guaglioni da dove (e perché) tirino fuori certi paragoni campati per aria, perché se io dovessi paragonare questo manga a uno shonen, al massimo (ma proprio al massimo) direi che è “la versione fantasy di Bleach con gli sfondi”.
La storia è terra-terra: i più iper-mega-ultra-leggendari cavalieri della Britannia, i Seven Deadly Sins, sono stati accusati di aver ordito un complotto ai danni del Grande Cavaliere, rimasto ucciso dopo uno scontro con loro. Per questo motivo, si sono sciolti e si sono dati alla macchia. Salvo riapparire e riunirsi dieci anni dopo il fattaccio, perché la principessa Elizabeth (la figlia del re di cui sopra) teme che i cavalieri incaricati di proteggere il regno stiano ordendo un colpo di stato.
Seven Deadly Sins è un manga che sarebbe stato vecchio nel 2000, e che a malapena sarebbe potuto andare “bene” negli anni ’90. È la versione 2.0 di “The Slayers”, con l’aggravante che “Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo” (così capite di che cosa sto parlando) aveva una trama.
Seven Deadly Sins non ce l’ha. O meglio, ci mette 100 capitoli per creare un background che comunque non è un background. I personaggi sono probabilmente i più piatti e stereotipati che potete trovare in un manga disegnato negli ultimi 15 anni, e ad eccezione di un paio di loro (il Fairy King e Ban) hanno una caratterizzazione psicologica pari a quella di un comodino.
Per farvi un esempio, senza spoilerarvi troppo, arrivati a un certo punto, un personaggio “vicino” a uno dei protagonisti muore. Questi piange mezza vignetta, la pagina dopo se l’è già scordata.
Almeno quando moriva Crilin Goku si lanciava contro gli sgherri del mago Piccolo…o diventava Super Saiyan.
Non so se mi spiego…
Per non parlare dei nemici della prima parte del fumetto: di una banalità sconcertante…
E allora?
Perché lo leggo e perché entrerà a far parte del baretto? Perché al netto dei personaggi banalissimi, della storia inesistente, e degli scontri che risultano essere davvero alla stessa stregua di Bleach (“Io ti batto perché ce l’ho più grosso del tuo”) Seven Deadly Sins, al di là di un paio di misteri sfiziosi, ha un punto di forza che raramente ho notato in un manga: il ritmo.
Seven Deadly Sins ha un ritmo freneticissimo. Ad eccezione di qualche capitolo di transizione e degli ultimi 3-4 che hanno segnato la fine del primo arco narrativo e stanno dando inizio al secondo, Seven Deadly Sins è velocissimo. I personaggi quasi non si fermano mai, c’è sempre qualcosa da fare, un combattimento da affrontare, qualcuno da salvare, un nemico da distruggere. Il tutto senza un attimo di respiro.
Ed è la cosa che, al netto dei milioni di difetti di cui sopra, mi è piaciuta.
E sono curioso di vedere dove Suzuki vuole andare a parare.
Devo invece fare mea culpa per My Hero Academia, che ho snobbato all’inizio e relegato con molta sufficienza al rango di “munnezza”, quando invece, adesso, capitolo dopo capitolo, sta iniziando a mostrare quelle che potrebbero essere caratteristiche per farlo evolvere in un signor fumetto.
Anche qui la storia è semplicissima: il mondo intero è “invaso” dai supereroi. Il 90% della popolazione ha un potere o un’abilità che li rende in grado di fare cose strabilianti. Ovviamente però c’è quella restante percentuale di persone che non hanno poteri o abilità: e tra questi vi è il giovane Midoriya, che desidera ardentemente di diventare un eroe, anche se non ha i mezzi per farlo. Almeno fino a quando non incontra All Might, il più potente supereroe del mondo, che decide di “passargli” i suoi poteri.
Midoriya deve così imparare a utilizzare la più distruttiva forza del pianeta; e per diventare supereroe deve iscriversi ad una scuola di giovani dotati…
Di My Hero Academia sono usciti, ad oggi, 30 capitoli. Che sono un crescendo. Il “pilota” è blandissimo, il secondo capitolo è noiosetto, il terzo inizia ad essere più interessante, il quarto ti fa sollevare il sopracciglio, il quinto inizia a prenderti, il sesto ti fa esclamare: “Apperò!”…e arrivato al trentesimo sei con la bava alla bocca che pensi: “Quando esce il fottuto nuovo capitolo? Datemelo! ORA!!!”
Al di là di Midoriya, tipico (e classico) protagonista shonen “sfigato” a cui viene regalato il potere più potente dell’intero universo-mondo, la cosa interessante di My Hero Academia è il pattern di personaggi secondari che Kohei Horikoshi, pian piano, sta delineando. È ancora molto presto per iniziare anche solo a tirare le somme, ma Horikoshi ha questa capacità di delinearti un personaggio con il solo tratto e con un paio di battute. Senza contare che è un eccellente “character designer”: i supereroi da lui ideati sono veramente molto intriganti, e tra gli studenti della scuola ce ne sono alcuni che definire “uberfighi” è poco.
Inoltre le battaglie sin da subito si sono contraddistinte per non essere solo un'accozzaglia di pugni e abilità, ma anche tattica e strategia. Il che non fa mai male. Anzi.
In buona sostanza, My Hero Academia è stata veramente una sorpresa, e tenendo conto del fatto che sono solo 30 capitoli, potete recuperarli tranquillamente in un pomeriggio, così da potere essere belli carichi quando domani riprendiamo, sul blog principale, il nostro sempiterno baretto.
E voi? Che mi dite?
Li state leggendo questi due fumettini?
Che ne pensate?
Dov’è quel mero trashume cazzeggione che tutte le settimane ci accompagnava tra una risata, un combattimento e un powerup accazzo?
Non c’è più.
Purtroppo.
Ma non disperatevi: per lenire i vostri dolori ed appagare il vostro spirito da lettore monnezzaio, ci pensano due “nuovi” fumettazzi!
Seven Deadly Sins (Nanatsu no Taizai) e My hero academia (Boku no Hero Academia)!
Ne avete mai sentito parlare?
No?
E allora state allegri, e preparatevi per un nuovo, mirabolante viaggio nerdone!
Ready to go?
Come saranno?
Se vi fate un giro sull’internetto, Seven Deadly Sins, scritto e disegnato da Nakaba Suzuki viene “osannato” come “Il nuovo Dragon Ball”. Al che bisognerebbe domandarsi questi poveri guaglioni da dove (e perché) tirino fuori certi paragoni campati per aria, perché se io dovessi paragonare questo manga a uno shonen, al massimo (ma proprio al massimo) direi che è “la versione fantasy di Bleach con gli sfondi”.
La storia è terra-terra: i più iper-mega-ultra-leggendari cavalieri della Britannia, i Seven Deadly Sins, sono stati accusati di aver ordito un complotto ai danni del Grande Cavaliere, rimasto ucciso dopo uno scontro con loro. Per questo motivo, si sono sciolti e si sono dati alla macchia. Salvo riapparire e riunirsi dieci anni dopo il fattaccio, perché la principessa Elizabeth (la figlia del re di cui sopra) teme che i cavalieri incaricati di proteggere il regno stiano ordendo un colpo di stato.
Wanted! Dead or Alive!
Seven Deadly Sins è un manga che sarebbe stato vecchio nel 2000, e che a malapena sarebbe potuto andare “bene” negli anni ’90. È la versione 2.0 di “The Slayers”, con l’aggravante che “Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo” (così capite di che cosa sto parlando) aveva una trama.
Seven Deadly Sins non ce l’ha. O meglio, ci mette 100 capitoli per creare un background che comunque non è un background. I personaggi sono probabilmente i più piatti e stereotipati che potete trovare in un manga disegnato negli ultimi 15 anni, e ad eccezione di un paio di loro (il Fairy King e Ban) hanno una caratterizzazione psicologica pari a quella di un comodino.
Per farvi un esempio, senza spoilerarvi troppo, arrivati a un certo punto, un personaggio “vicino” a uno dei protagonisti muore. Questi piange mezza vignetta, la pagina dopo se l’è già scordata.
Almeno quando moriva Crilin Goku si lanciava contro gli sgherri del mago Piccolo…o diventava Super Saiyan.
Non so se mi spiego…
Per non parlare dei nemici della prima parte del fumetto: di una banalità sconcertante…
Elizabeth, uno dei personaggi più irritanti che mente umana abbia mai immaginato
E allora?
Perché lo leggo e perché entrerà a far parte del baretto? Perché al netto dei personaggi banalissimi, della storia inesistente, e degli scontri che risultano essere davvero alla stessa stregua di Bleach (“Io ti batto perché ce l’ho più grosso del tuo”) Seven Deadly Sins, al di là di un paio di misteri sfiziosi, ha un punto di forza che raramente ho notato in un manga: il ritmo.
Seven Deadly Sins ha un ritmo freneticissimo. Ad eccezione di qualche capitolo di transizione e degli ultimi 3-4 che hanno segnato la fine del primo arco narrativo e stanno dando inizio al secondo, Seven Deadly Sins è velocissimo. I personaggi quasi non si fermano mai, c’è sempre qualcosa da fare, un combattimento da affrontare, qualcuno da salvare, un nemico da distruggere. Il tutto senza un attimo di respiro.
Ed è la cosa che, al netto dei milioni di difetti di cui sopra, mi è piaciuta.
E sono curioso di vedere dove Suzuki vuole andare a parare.
Piccolissimo spoiler: c'è anche lui
Devo invece fare mea culpa per My Hero Academia, che ho snobbato all’inizio e relegato con molta sufficienza al rango di “munnezza”, quando invece, adesso, capitolo dopo capitolo, sta iniziando a mostrare quelle che potrebbero essere caratteristiche per farlo evolvere in un signor fumetto.
Anche qui la storia è semplicissima: il mondo intero è “invaso” dai supereroi. Il 90% della popolazione ha un potere o un’abilità che li rende in grado di fare cose strabilianti. Ovviamente però c’è quella restante percentuale di persone che non hanno poteri o abilità: e tra questi vi è il giovane Midoriya, che desidera ardentemente di diventare un eroe, anche se non ha i mezzi per farlo. Almeno fino a quando non incontra All Might, il più potente supereroe del mondo, che decide di “passargli” i suoi poteri.
Midoriya deve così imparare a utilizzare la più distruttiva forza del pianeta; e per diventare supereroe deve iscriversi ad una scuola di giovani dotati…
All Might!
Di My Hero Academia sono usciti, ad oggi, 30 capitoli. Che sono un crescendo. Il “pilota” è blandissimo, il secondo capitolo è noiosetto, il terzo inizia ad essere più interessante, il quarto ti fa sollevare il sopracciglio, il quinto inizia a prenderti, il sesto ti fa esclamare: “Apperò!”…e arrivato al trentesimo sei con la bava alla bocca che pensi: “Quando esce il fottuto nuovo capitolo? Datemelo! ORA!!!”
Al di là di Midoriya, tipico (e classico) protagonista shonen “sfigato” a cui viene regalato il potere più potente dell’intero universo-mondo, la cosa interessante di My Hero Academia è il pattern di personaggi secondari che Kohei Horikoshi, pian piano, sta delineando. È ancora molto presto per iniziare anche solo a tirare le somme, ma Horikoshi ha questa capacità di delinearti un personaggio con il solo tratto e con un paio di battute. Senza contare che è un eccellente “character designer”: i supereroi da lui ideati sono veramente molto intriganti, e tra gli studenti della scuola ce ne sono alcuni che definire “uberfighi” è poco.
Come fa a non piacerti un fumetto con uno così?
Inoltre le battaglie sin da subito si sono contraddistinte per non essere solo un'accozzaglia di pugni e abilità, ma anche tattica e strategia. Il che non fa mai male. Anzi.
In buona sostanza, My Hero Academia è stata veramente una sorpresa, e tenendo conto del fatto che sono solo 30 capitoli, potete recuperarli tranquillamente in un pomeriggio, così da potere essere belli carichi quando domani riprendiamo, sul blog principale, il nostro sempiterno baretto.
E voi? Che mi dite?
Li state leggendo questi due fumettini?
Che ne pensate?
Seven Deadly Sins non ha nulla di valido per perderci anche solo due pomeriggi di lettura. Non lo inizierò mai... Mentre mi sono messo (quasi) in pari la scorsa settimana con My Hero Academia ma dopo 23 capitoli ho dovuto mollare, i disegni non mi hanno colpito e la storia é banale. I "feels" che prova ad evocare sono banali e non minimamente ai livelli di Naruto (agli inizi). Non so proprio come faccia a piacerti :'(
RispondiEliminaSono una persona di gusti semplici. XD
EliminaChissà... Mi da l'idea che ti servano più come tappa-buchi per il baretto. Ci sta per carità ;)
EliminaBoku no Hero e molto bello a una storia intrigante ed emozionante ma nanatsNnel mio parere fa veramente schifo non so come lo possono comparare a Naruto o dragon ball
EliminaNon ho letto meanche mezzo capitolo di Boku no Hero, non mi esprimo quindi.
RispondiEliminaNanatsu no Taizai, non smetterò mai di dirlo, aveva a mio modo di vedere un potenziale stratosferico a livello anche di profondità narrativa, ma lo ha sfanculato tutto per dare una saga (che si conclude tra il 90 e il 100 mi pare) che aveva il solo scopo di far bagnare i ragazzi giapponesi. Fino al momento introduttivo di questa Saga credo che lo avremmo potuto considerare una ottima ontroduzione ad una stpria interessant, ma soprattutto con delle analisi anche psicologiche (ad esempio quanto sarebbe bello avere dei personaggi caratterizzati dal peccato in maniera seria??) e invece, come detto, s' è sfanculato.
Come scritto a me SdS tutto sommato piace. Non è niente di che, ma alla fine non è nemmeno pattume. Evidentemente l'autore vuole conservarsi "il meglio" per i botti finali. Ci può stare.
EliminaNon ricordo dove sono rimasto con nessuno dei due XD
RispondiEliminaSostanzialmente però concordo. Anche se in entrambi ci sono stati alcuni "rimandi al mondo battle shonen" (non so come chiamarli) che mi hanno stonato un pochetto. Solo alcuni, però; ad esempio l'allenamento nella discarica non mi è dispiaciuto: il latte non si consegna da solo :v
Nanatsu è quello su cui avrei più cose da dire, perché ne direi una, mi contraddirrei con la seconda e cercherei di spiegare che ho detto con la terza. Insomma, siamo in un rapporto ancora molto difficile u.u
P.S.: C'era bisogno di quella mini-saga quando bastava il capitolo flashback??? :v
"Non ricordo dove sono rimasto con nessuno dei due"
EliminaIl che la dice lunga sul gradimento. :3
Non concordo su alcuni punti riguardo Seven Deadly Sins. Io lo trovo eccellente anche per i personaggi (eccezion fatta per Elizabeth questo e' vero). Anche perche' Buta.. non vorrai dirmi che non ti sei letto anche i capitoli bonus usciti per spiegare l' origine dei vari protagonisti? Se non lo hai fatto ti sei perso alcuni dei migliori momenti di Nanatsu!
RispondiEliminaMeliodas e' tutto da scoprire ancora... e' una figura avvolta nel mistero, e tanto basta.
Ban ha una backstory molto bella ed e' carisma allo stato puro.
King idem.. con l' aggiunta che il suo "Tesoro Sacro" e' una figata paurosa.
Diane ha una storia legata indissolubilmente a quella di King.
Gowther e' interessante.. e uno dei miei favoriti anche solo per come e' stato reso e per la sua natura (che abbiamo scoperto solo recentemente)..
Merlin e' anch' essa come l' eroe principale: tutta da scoprire e comprendere.
Escanor.. beh, c' e' il capitolo bonus. :D
Sono tratti minimi, ma rendono i personaggi abbastanza riconoscibili e caratterizzati in modo perfetto per una serie del genere.
Inoltre... secondo me paragonarlo a Dragonball non e' del tutto errato.. ovvio che il livello di Toriyama e' imbattibile sotto questo aspetto.. ma Nakaba Suzuki dalla sua ha una capacita' registica e di impostazione della tavola estremamente d' effetto. Stilisticamente parlando, Nanatsu e' due o tre spanne sopra la media degli shounen di mazzate correnti.
Li ho letti. Ma a parte la storia del Fairy King, rimangono comunque piatti (e il fatto che siano "bonus" non depone - almeno per me - a favore dell'autore).
EliminaLe mazzate sono sfiziosissime, il ritmo come detto è alto. Non è poco, comunque. ;)
A me piace tantissimo Nanatsu no taizai e da quando ho incominciato a leggerlo mi ha preso tantissimo! merita davvero!
EliminaSeven Deadly Sins non mi ha mai detto concretamente nulla di nulla...
RispondiEliminaDopo averlo letto mi sono ritrovato con il nulla in mano.
My Hero Academia lo attendo con interesse. Lessi dello stesso autore Crazy Zoo, che mi piacque nonostante fosse acerbo. Nel quinto volume finale è presente il prototipo di My Hero Academia: lo trovai molto interessante.
Non ho letto Crazy Zoo, anche se ne ho sempre sentito parlare abbastanza bene. Rimedierò. :D
EliminaMa ti dico di the seven deadly sins sono al secondo volume e i personaggi più che piatti sono stereotipati e la trama di fondo c'è ( raccogliere i cavalieri ) e comunque nei loro stereotopi divertono ed intrattengono , inoltre si il ritmo è incalzante ed i combattimenti diverenti : i power up piacciono sempre dai , poi tu consideri dragonball il meglio !!! Che sia lì'erede di Dragonball forse solo a livello grafico ma a me sembra un semplice shonenazzo fantasy e a me garba
RispondiEliminaSì, la trama terra-terra c'è, i personaggi sono stereotipati. Almeno possiamo dire che SdS non è "munnezza" come buona parte delle cose nuove uscite negli ultimi anni.
EliminaCopio e incollo che faccio prima: sono sempre più orientato a pensare che The Seven Deadly Sins sia un manga anacronistico: cioè, almeno nella sua prima parte, scorrevole e piacevole e che, almeno soggettivamente, mi è molto piaciuta, risulta essere assolutamente non innovativa. A me The Seven Deadly Sins finora è piaciuto in primis perché ha un'aria nostalgica da shonen fantasy anni '90; mi sembrava di essere tornato piacevolmente indietro nel tempo insomma. Non che la cosa sia di per sé negativa (la seconda parte appena iniziata sembra preludere a qualche svolta narrativa più originale) ma finora non è stato, oggettivamente, un manga tale da offrire spunti di riflessione di rilievo (nonostante, ripeto, personalmente mi è molto piaciuto). My Hero Academia è estremamente godibile, il complesso di personaggi finora presentati pare promettente ma ci sono cose che non mi convincono appieno, richiederà parecchio tempo per essere sviluppato come si deve.
RispondiEliminaAvevo letto il commento, e sostanzialmente sono d'accordissimo su tutto.
EliminaMy Hero Accademia lo sto seguendo e mi piace un sacco, così è stato dal primo capitolo, pensa quindi come lo sto apprezzando ora che man mano che si è usciti dalla fase "descrizione personaggi principali e non"
RispondiEliminaIo come scritto agli inizi ero scettico, ma pian piano mi sono ricreduto. Vediamo come prosegue. :D
EliminaSeven Deadly Sins lo sto recuperando adesso, non mi piacciono molto questi combattimenti del "vinco perché sì" e i protagonisti sempre Overpower, ma continuerò a leggermelo solo per King e per i tuoi barretti.
RispondiEliminaMy Hero Academia lo seguo da un po è mi interessa sempre di più, potrebbe uscire un gran bel manga come potrebbe cadere nel fosso dove finiscono i manga alla Fairy Tail, ma ho buone speranze.
Sintesi perfetta.
EliminaMi sono messo in pari con SDS qualche giorno fa, e ancora non mi convince molto, peccato, l'ambientazione fantasy mi piace molto, ma la storia non riesce a lasciarmi niente e il tratto grafico, che all'inizio sembrava interessante, mi piace sempre meno e mi sembra molto sommario.
RispondiEliminaIn particolare non sopporto i personaggi già straforti in partenza, adoro vederne l'evoluzione, e SDS da questo punto di vista è piattissimo.
Comunque leggerne un capitolo a settimana è facile, si legge velocemente, tipo bleach :P
Boku no Hero lo trovo molto più promettente, e mi fa aspettare l'uscita dei capitoli. Ha un'impostazione abbastanza giovanile e non è niente di nuovo sotto il sole, ma lo trovo fresco e avvincente, il parco personaggi promette bene e mi piace il suo carattere introspettivo pieno di pensieri e strategie. Vediamo come verrà sviluppato ma le basi ci sono tutte.
Alla fine sono due battle shonen molto classici, ma anche abbastanza antitetici: SDS ha i protagonisti forti che si danno fighe mazzate, BNH parte col classico sfigatello che si fa strada con le sue risorse diverse da quelle degli altri.
Scusate se vado off topic, ma ogni tanto vedo qualche frecciatina su Fairy Tail. Quali sono i suoi difetti? È stato già scritto qualche articolo dedicato su questo blog che qualcuno potrebbe linkarmi, per favore?
RispondiEliminaNanatsu no taizai l'ho recuperato giorni fa e devo dire che è un manga veramente ben fatto! I punti di forza sono le gag, i combattimenti e le storie d'amore che non gustano mai...la trama non è da buttare, anzi vi sono dei misteri molto ben fatti, anche se si poteva fare obiettivamente di più! Ban, King e Merlin sono tre personaggi fatti benissimo, soprattutto il primo...la cosa bella di Nanatsu no taizai è che ogni membro dei SDS ha una propria caratteristica, lo stesso Gowther dice che sono tutti diversi l'uno dall'altro...
RispondiEliminaA livello di disegno i primi volumi lasciano molto a desiderare, per poi riprendersi dal volume 7 in poi...
la cosa che però mi piace di più di Nanatsu no taizai è il fatto che solo col tempo e leggendo i capitoli successivi capisci il perché di determinate scelte fatte, in maniera inspiegabile, dai personaggi, Ad esempio il perché King abbia abbandonato sua sorella Elaine nella Foresta delle fate o il perché Diane poi scopre di essere innamorata di King, o il fatto che Gowther ama manipolare Geera così da studiare l'amore e cercando di capire come funziona tramite il suo potere...
a mio modo di vedere attualmente Nanatsu no taizai è sicuramente superiore, anche dal punto di vista narrativo, a molti shonen attuali...
Buongiorno sommo,
RispondiEliminaho iniziato a leggere tutti e due dopo tuo consiglio, e per non perdermi il gusto del baretto e ho avuto due reazioni diversissime. SdS non mi piace, ho letto la prima saga "giusto per vedere come sarebbe finita", ma sono rimasto indietro di alcuni capitoli ora e non ho nessuna voglia di prenderlo in mano. Concordo con tutti gli aspetti negativi, e l'unico positivo non mi spinge a seguirlo.
Discorso opposto per Boku no hero. Mi ha preso subito, e ora che sono al "torneo" non aspetto altro il mercoledì, la sua attesa rivaleggia addirittura con quella per one piece (ma chiaramente il livello è diversissimo). Speriamo regga e migliori.
e ora rimango in attesa del tuo Baretto Sommo!
Lo stavo aspettando, questo articolo! Di The Seven Deadly Sins ho appena comprato i primi volumi, poi ti farò sapere che ne penso, mentre su Boku no Hero Academia... sto pubblicando ora il post in cui dico cosa ne penso io ;)
RispondiElimina