martedì 11 novembre 2014

In trappola al Gil's Diner - Lee A. Martinez

Sono state due settimane toste. E in molti mi hanno chiesto “Oh, ma Buta’s Bookmark?”
E Buta’s Bookmark è rimasto un poco indietro. Ma non ce ne siamo dimenticati.
Da oggi ritorna tutto "alla normalità".
Per cui eccoci qua con un nuovo articolone #totaletombale su di un romanzo che ho apprezzato davvero tantissimo: In trappola al Gil’s Diner.
Se Bartimeus v’è piaciuto…beh, questo pure dovrebbe gustarvi.
Pronti per un nuovo viaggio?









Galeotto fu Germano e il suo articolo su Book and Negative. Comprai questo libro più di un anno fa, ma poi, come (mi) succede spesso, all’acquisto non avviene immediata lettura. Non so se capita anche a voi, ma io in genere mi trovo ad acquistare libri e fumetti che puntualmente leggerò dopo almeno un paio d’anni, perché nel frattempo sto leggendo i libri e i fumetti presi due anni fa.
Evvabbè.

In ogni caso, questo “In trappola al Gil’s Diner” mi aveva incuriosito. E una volta superato il piccolissimo scoglio del primo capitolo, piuttosto introduttivo, il romanzo si lascia divorare in un paio di giorni. Mentre lo leggevo non riuscivo a togliermi di dosso la sensazione di star assistendo a una puntata di “Carletto il principe dei mostri”, ma in salsa adulta.
Earl, il “conte” dei vampiri e Duke “il duca” dei licantropi sembrano veramente usciti da una delle storie di Fujiko Fujo, sebbene trapiantata in una di quelle tipiche località americane di frontiera. Lee A. Martinez, l’autore del romanzo, in poche battute e un paio di pennellate riesce perfettamente a connotare i protagonisti principali della storia.


La copertina nostrana!

Earl è il classico vampiro di mezz’età, magro, mingherlino, stempiato e bruttarello che sta vivendo una crisi depressiva che dura ormai da diverse decine d’anni; Duke invece, corpulento e irsuto, è il classico tipo che parla solo quando è richiesto, e a cui basta un’occhiata per comunicare tutto ciò che è necessario. Quando si trasforma in licantropo è una forza della natura inarrestabile, ed è meglio averlo come alleato, piuttosto come nemico.
Insieme formano una coppia atipicissima e al contempo affiatatissima. E anche se i due agiscono spesso in solitaria (d’altronde Earl è un vampiro, e dorme di giorno nella sua cassa da morto), quando hanno occasione di stare insieme non si risparmiano mai in battute sarcastiche.

Il fatto è che Earl e Duke sono capitati in un posto che puzza di magia nera lontano un miglio. Il Diner dove hanno deciso di sostare per la notte viene continuamente assaltato da zombie, la città vive una sorta di sonno magico catartico, e nessuno sa che il Diner di Gil (l’ex proprietario scomparso in circostanze misteriose) altri non è che un portale che potrebbe consentire agli Antichi Dei di piombare sul nostro mondo e scatenare l’Armageddon.
Che è quello che vogliono la nemmenodiciottenne Tammy (alias Lilith Signora delle Tenebre), esperta di magia nera nonché causa di tutte le malefatte magiche che stanno accadendo in città.

Riusciranno Earl e Duke a venire a capo del mistero e sventare l’Apocalisse sulla terra?

Chi vivrà, vedrà.
- che poi trattandosi di non morti è una battutona, ahahahah! -


Un po' di mostriciattoli simpatici!

In trappola al Gil’s Diner mi ha davvero stregato. I protagonisti, come detto sopra, sono caratterizzati benissimo, ma il vero punto di forza del libro è probabilmente lo stile di scrittura di Martinez. Uno stile molto diretto e molto asciutto, senza fronzoli, lungaggini o spiegoni di sorta. Martinez racconta la storia nuda e cruda, risultando probabilmente anche “troppo” semplicistico. Eppure, lo ribadisco, è proprio il suo essere spedito la chiave del suo successo, soprattutto perché nonostante la sua semplicità riesce ad essere sempre molto preciso in ciò che sta narrando.

Ci sono delle scene che, sono sicuro, non dimenticherete. Una in particolare (almeno per quanto mi riguarda, e che vede protagoniste delle mucche zombie -!-) è entrata di prepotenza nella mia personale Top 10 delle scene più assurdamente assurde (e divertenti) mai lette in un libro. Varrebbe la lettura anche solo per questo, ma senza spoilerarvi altro (chè già vi ho raccontato tutto) ci sono almeno altre 4-5 scene da standing ovation. E poi ci sono questi Antichi Dei, molto “lovecraftiani”, che se amate “il genere” non potrete non amare.

Insomma, se cercate una lettura veloce, non impegnata ma altamente divertente e intelligente, questo “In trappola al Gil’s Diner” farà sicuramente al caso vostro.
A me ha davvero divertito tantissimo.
Sono sicuro che divertirà tantissimo anche voialtri…

6 commenti:

  1. Sembra interessante, magari lo leggerò in futuro (visto che sono pure io sommerso da acquisti passati e da almeno 30 ebook che mi attendono sul Kobo).

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  2. Per quanto mi riguarda basta mucche zombie per invogliarmi alla lettura!

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  3. Fortunatamente uso la possibilità di salvare i libri in "lista desideri" per poi poterli acquistare quando realmente devo leggerli :) ...a questo proposito ti chiedo, tra bartimeus e questo, cosa consigli? Perchè dopo "la fanteria spaziale" e "steelheart" sei ufficialmente il mio guru in fatto di libri, quindi oltre a quelli già in lista, cercherò di seguire qualche tuo titolo :)

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  4. Letto Steelheart, che mi è piaciuto, ho messo questo libro già fra le cose da leggere ;)

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  5. Mucche zombie? Dei lovecraftiani?
    In wishlist senza passare dal podio :)

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  6. Concordo, la scena delle mucche zombie è incredibilmente spassosa :D

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