Salve gentaglia, e benritrovati sui canali di Buta’s Bookmark!
Da oggi la nostra programmazione riprende cadenzata con articoli fissi il lunedì-mercoledì-venerdì, con il consiglio il lunedì, l’articolone #totaletombale il mercoledì e il SuperSondaggione il venerdì.
Contenti?
- come sarebbe a dire “No!”? -
Oggi, per la vostra gioia, scelgo di consigliarvi un libro “distopico” a mio rischio e pericolo.
Pronti?
Se il titolo “Il labirinto” e il suo autore, James Deshner non vi dicono nulla, è più probabile che se vi dico “The Maze Runner” vi si accenda la lampadina nel cervello. Il film uscito nelle sale qualche mesetto fa è la trasposizione cinematografara di questo romanzo.
E se il film, nonostante alcuni momenti un poco WTF? è invero molto, ma molto gradevole, e tiene col fiato sospeso lo spettatore fino alla fine, la stessa cosa si può dire del libro originale. Ci sono naturalmente delle cose che divergono, ma la sostanza è quasi identica.
La storia è semplicissima: il giovane Thomas si risveglia all'interno di un ascensore che lo sta portando in un luogo sconosciuto. A parte il nome, non ricorda nulla di sè. Dopo un viaggio che gli sembra lungo un'eternità, Thomas viene catapultato in questa radura, abitata da decine di ragazzi, e circondata da possenti mura. Quelle mura sono "Il labirinto", e da diverso tempo, i ragazzi che vivono nella radura cercano un modo per raggiungere l'uscita del ciclopico dedalo...
Il punto forte del libro è che scorre via che è una favola, oltre al fatto che l'autore, Dashner, scrive davvero molto bene.
Il guaio, casomai, sia per il libro che per il romanzo, è rappresentato dal finale e dalla spiegazione #totaletombale,. Ma nemmeno per la spiegazione in sé, ma perché purtroppo “Il labirinto” (così come The Maze Runner) è il primo romanzo di una trilogia.
Ora, io non so come siano gli altri due libri. Magari più avanti li leggerò. Fatto sta che al netto del finale, “Il labirinto” è una buona lettura anche da sola.
Quindi se cercate un romanzo che punti al divertimento spicciolo, potrebbe fare al caso vostro.
E poi, ehi! Il labirinto, in sé, è una gran bella figata!
Da oggi la nostra programmazione riprende cadenzata con articoli fissi il lunedì-mercoledì-venerdì, con il consiglio il lunedì, l’articolone #totaletombale il mercoledì e il SuperSondaggione il venerdì.
Contenti?
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Oggi, per la vostra gioia, scelgo di consigliarvi un libro “distopico” a mio rischio e pericolo.
Pronti?
Se il titolo “Il labirinto” e il suo autore, James Deshner non vi dicono nulla, è più probabile che se vi dico “The Maze Runner” vi si accenda la lampadina nel cervello. Il film uscito nelle sale qualche mesetto fa è la trasposizione cinematografara di questo romanzo.
E se il film, nonostante alcuni momenti un poco WTF? è invero molto, ma molto gradevole, e tiene col fiato sospeso lo spettatore fino alla fine, la stessa cosa si può dire del libro originale. Ci sono naturalmente delle cose che divergono, ma la sostanza è quasi identica.
La storia è semplicissima: il giovane Thomas si risveglia all'interno di un ascensore che lo sta portando in un luogo sconosciuto. A parte il nome, non ricorda nulla di sè. Dopo un viaggio che gli sembra lungo un'eternità, Thomas viene catapultato in questa radura, abitata da decine di ragazzi, e circondata da possenti mura. Quelle mura sono "Il labirinto", e da diverso tempo, i ragazzi che vivono nella radura cercano un modo per raggiungere l'uscita del ciclopico dedalo...
Il punto forte del libro è che scorre via che è una favola, oltre al fatto che l'autore, Dashner, scrive davvero molto bene.
Il guaio, casomai, sia per il libro che per il romanzo, è rappresentato dal finale e dalla spiegazione #totaletombale,. Ma nemmeno per la spiegazione in sé, ma perché purtroppo “Il labirinto” (così come The Maze Runner) è il primo romanzo di una trilogia.
Ora, io non so come siano gli altri due libri. Magari più avanti li leggerò. Fatto sta che al netto del finale, “Il labirinto” è una buona lettura anche da sola.
Quindi se cercate un romanzo che punti al divertimento spicciolo, potrebbe fare al caso vostro.
E poi, ehi! Il labirinto, in sé, è una gran bella figata!
A me interessava il film, proprio per l'ambientazione del labirinto. Purtroppo le sale nelle mie vicinanze lo hanno tenuto solo una settimana (perché? non avrà avuto successo?) e non sono riuscito a vederlo. Recupererò sicuramente il film, il libro non saprei: ho tantissimi "arretrati" e non credo mi interessi abbastanza per spostarlo in alto nella lista.
RispondiEliminaSì, il libro è sicuramente uno di quelli da leggere a tempo perso per mera distrazione. Non è imprescindibile, però se non si ha "nulla", può essere una buona alternativa. Anche perchè è scritto proprio bene.
EliminaÈ un mucchio che l'ho in wishlist ma a dire la verità mi sono sempre astenuta dal leggerlo perché me lo immaginavo un po' uno young adult da rotule in terra. Provvederò.
RispondiEliminaCome detto sopra non è imperdibile, ma si fa leggere bene. :D
EliminaSinceramente sul film avevo aspettative basse, reputandolo uno dei tanti cloni di "hungeriani" ma evidentemente mi sbagliavo, anche se non mi ha mai colpito più di tanto con quel trailer. Il libro in effetti nei buchi di lettura(averceli)potrei anche provarlo, soprattutto perchè se rientra nel filone distopico, sicuramente saprà divertirmi.
RispondiEliminaSì il film è la classica pellicola sulla quale non ci scommetteresti 2 centesimi, invece poi risulta molto, molto gradevole
EliminaIl film li sembrava una cavolata, tipo copia sputata di Hunger games, invece mi ha colpito piacevolmente e mi è quasi piaciuto di piu del secondo capitolo della ragazza di fuoco. Il libro non credo lo leggerò, anche perché mi sono già rovinato tutti i colpi di scena ahaha
RispondiEliminaSì, come detto sopra è il classico film sul quale non ci si scommetterebbe, e che invece poi intrattiene alla grande
EliminaPremetto che sono un'amante del genere, quindi mi considero di parte... cercherò comunque di essere oggettivo. Ho letto la trilogia in poco piu di una settimana ( in realtà son 4, c'è un volume chiamato The Kill Order che è un prequel a the maze runner, ma in ita non è arrivato ancora ) e devo dire che mi è piaciuta parecchio. Sono libri che tengono sempre una tensione molto alta e alcuni colpi di scena, ahimè come in tutte le trilogie lette l'ultimo libro tende sempre a deludermi un po ( un po forse perchè mi aspetto sempre un crescendo rispetto ai volumi precedenti, un po forse perchè so che poi non ci sarà un seguito e quindi immagino un mio finale ). Ecco, il finale del terzo libro ti lascia veramente con l'amaro in bocca, succede veramente l'impensabile e poi un finale del cavolo senza senso. Non voglio sconsigliarlo, anzi, ma sappiate che alla fine è cosi :(. Per quanto riguarda il film mi ha colpito molto, credevo me lo distruggessero e invece è venuto fuori qualcosa di veramente piacevole nonostante qualche punto in cui avendo letto il libro erano un po WTF, ma poi pensandoci era il modo piu semplice per spiegarlo ( e mi riferisco alla chiave della sezione 7 o al massacro dei dolenti quando nel libro ne prendono uno a notte )
RispondiEliminaPS: nonostante il film sia abbastanza fedele, ci sono stati alcuni "errori"( volontari o meno ) che non potranno essere corretti, in quanto sono fatti che verranno spiegati piu avanti, per fare un paragone un po piu terra terra è come mediaset che si è presa la libertà di chiamare Rufy Rubber, ignorando il fatto che un giorno la D sarebbe stata cosa molto importante.
PPS: ho seguito il tuo consiglio ed ho cominciato a leggere Bartimeus, ti adoro!!!
Beh grazie mille per queste considerazioni esaustivissime. Io non pensavo di leggere gli altri due volumi (non a breve, comunque), ma a questo punto valuterò se farlo o no...o aspettare direttamente i film.
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